I Curatori in erba,
sabato 11 maggio hanno aperto
Vi raccontiamo
Mostrami VI
dal punto dei vista
dei curatori in erba.
NARRAZIONE DELLA MOSTRA A CURA DI
SOFIA G,
SOFIA B, OLIVIERO, FEDERICO E GAIA.
Sofia G: la mostra è in una sala con dei
quadri che rappresentano il corpo umano e ci sono anche delle sculture, il
soffitto è altissimo. Abbastanza strano come museo. A me piacciono la storia e
la geografia.
Sofia B: Un dipinto è una figura che
rappresenta la verità o la fantasia. A me piace la geografia.
Oliviero: a me piace la scienza e la filosofia
un po’.
Sofia G: ma cos’è la “filostrofia”?
Sofia B: è un manichino con il corpo di ferro
e con un cuore finto, il cuore ha la forma del cuore. Il corpo è arrugginito
perché sono passati tanti anni. L’opera è stata fatta guardando una persona e
hanno sentito il suo battito cardiaco con lo stetoscopio, il cuore fa così tu
tu tu. Anche i piedi sono arrugginiti, con dei fiori che sanno di rugiada, c’è
anche un uccellino che aspetta di volare.
Questo quadro per me si chiama “IL CUORE CON
IL PUNTO DI DOMANDA”.
Sofia G: una signora tiene le mani così per
prendere una farfalla che vuole volare via, la signora ha lo smalto nero e
qualche goccia è finita sulla tela, la farfalla ha dei bellissimi colori.
Chiamerò questo quadro “PRENDI FARFALLA”.
Oliviero: io prendo appunti dove sono una
penna e un foglio?
Sofia B: in questo quadro c’è un’esplosione di
lava, ci sono i colori rossi, neri e marroni, tre vulcani hanno fatto andare
fuori dalla tela montagne di colori.
Il pittore ha messo solo una sigla per non rovinare il quadro. Il titolo di questo quadro è “ LA FINE
DEL MONDO”.
Oliviero: in uno di questi quadri ci sono una
cascata e una zanna di tigre che difende il suo cucciolo e fa cosi:
- ruggisce
- azzanna
- graffia
- prepara a cena il cattivo.
Bisogna avere coraggio per affrontare una
tigre.
Sofia B: per avere coraggio bisogna affrontare le cose di cui si ha
paura.
Sofia G: per me sono mappe, si quelle del cuore
e del cervello come le vene.
Federico: c’è rosso che spicca, rosso come il
sangue. Per fare l’artista non serve saper disegnare.
Gaia: a me piace
disegnare.
Sofia G: c’è una gabbietta con delle farfalle che sono scappate per un colpo
di vento, il vento suona fr fr fr, fischia. Le farfalle quando volano non fanno
rumore, la signora ha i capelli sfumati che arrivano quasi in cielo. Il quadro
lo chiamo “LA FUGA DELLE FARFALLE”
Federico: sapete, l’arte si può fare anche sule
radiografie.
Sofia B: strani questi colori e queste figure di sculture, lo
chiamo “L’ANIAMA DEI COLORI”.
Sofia G: io quando ero nella pancia della mamma
mi hanno fatto una fotografia come questa.
Oliviero: io quando ero nella pancia
della mamma, lei mangiava le polpette poi mi cadevano in testa a me.
Sofia B: quando ero nella pancia già facevo dei sogni.
Sofia G: una donna con quattro braccia e
quattro figlie, tutte hanno i capelli rossi come i miei. C’è il vento e i
capelli si spostano, essere figlia vuol dire essere di una persona. Vicino a
loro ci sono nuvole che si muovono, forse domani pioverà.
Gaia: il vento ha un
colore strano ma che odore ha?
Sofia B: dipende da dove soffia. L’opera si
chiama “Rossi come me”.