29 novembre 2011

A ME MI PIACE


A DICEMBRE 

il 3 e 4, il 17 e 18 

il nuovo LAB 

A ME MI PIACE



PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI 366.1000182 arte@doremilab.it

27 novembre 2011

LAB LAB LAB ideas

COME COSTRUIRE UN SISTEMA DI TRAVASI

MATERIALI
pannello perforato
bottigliette di plastica
rotolo di carta igienica
rotolo carta da cucina
imbuti
vasca contenitore
fascette stringicavo 


semi, sassolini, farina, legumi, acqua....







LAB LAB LAB nei Doremi


GIARDINAGGIO E MINI-GIARDINI 

abbiamo raccolto insieme ai bambini materiali 

per creare giardini d'inverno, giardini d'estate, 

giardini incorniciati, giardini in scatola, 

giardini su carta, giardini per tutte le stagioni 

e giardini per tutti i sogni...

I materiali raccolti








I giardini d'autore








dietro ogni giardino c'é un bambino e un racconto 

22 novembre 2011

LAB LAB LAB ideas

BOTTIGLIE SENSORIALI

avete mai pensato come intrattenere i vostri bambini durante un viaggio in macchina, un pomeriggio piovoso, quando siete indaffarati per casa, in coda alla cassa del supermercato o semplicemente perché volete trascorrere 
del tempo creativo insieme?

Preparate insieme ai vostri figli una bottiglia sensoriale.


Una bottiglietta con tappo, riso, chicchi di caffé, orzo, farro, grani di pepe, pastina, legumi, cereali, farina gialla e qua e là qualche piccolo oggetto colorato. 
Sbizzarritevi con la fantasia!

La cosa più importante è incollare il tappo prima di uscire...




Buon divertimento a tutti!

LAB LAB LAB nei Doremi

Non solo Lab nei week end, ma anche i Lab di tutti i giorni nei centri Doremi. 
Manine di bambini e bambine di tutte le età, dai 12 ai 36 mesi e qualcuno di 3, 4, 5 anni.
Idee per questi freddi fine settimana casalinghi....brrrrrrr!!!!!!



Iniziamo con i 
BISCOTTI ALLA MARMELLATA


INGREDIENTI
(per 30 bambini)


800 gr. di farina
4 uova intere e 4 tuorli
600 gr. di zucchero
una bustina di lievito
250 gr. di burro
un pizzico di sale
marmellata di albicocche per guarnire












inutile dirlo....un successo!!!

16 novembre 2011

STORY TIME


UN CANE NELLA TESTA


"Maestra! lo sai che ho un cane nella testa?"
"Un cane nella testa?" dice la maestra, con tono incuriosito.

Olivia è una bambina camaleontica, Celeste è una maestra dalla chioma leonina e Angelo è un cane in cerca di strane cucce.

Una mattina Olivia si sveglia molto presto, si alza, si prepara per andare alla scuola materna quando sente un gran fracasso, si guarda in giro ma nulla intorno a lei sembra mutato.
Allora si siede e prova a concentrarsi, chiede a sua mamma se anche lei ha udito quel forte rumore, quando all'improvviso Olivia sente: bau, bau, Olivia? Non spaventarti, mi chiamo Angelo e ho deciso di fare la mia cuccia nella tua testa, sempre se tu sei daccordo”.
Olivia per nulla impaurita dalla presenza di Angelo, gli risponde:”Angelo ora dobbiamo fare in fretta, siamo in ritardo, la scuola tra un po’ chiude, su forza muoviamoci”.
Così Olivia, Angelo ed Emilia che è la mamma di Olivia ed ora anche di Angelo salgono in macchina e vanno a scuola.
Durante la lezione di arte Olivia e Angelo osservano le opere di Chagall, durante la lezione di musica suonano il pianoforte poi insieme mangiano, schiacciano un pisolino e poi tornano a casa.
Il giorno seguente Celeste chiede ad Olivia:”Come sta il cane che hai nella testa?” “Molto bene”, dice Olivia e aggiunge, “perché maestra non provi tu a parlare con Angelo, guarda che è un gentil cane”.
Oh santa polenta, ci parlo subito!”.
Celeste si avvicina alla testa di Olivia e accenna un “Ciao Angelo, sono Celeste la maestra di Olivia, come si sta nella testa di qualcun altro?”.
“Ah! buongiorno Celeste che piacere parlare con lei, sto bene nella testa di Olivia, qui mi sento a casa e che casa, oserei dire un albergo a 5 stelle. Infatti io faccio sempre la cuccia nelle teste lumillate”.
Celeste rimane per un attimo un po’ perplessa, non conosce il significato della parola “lumillate” ed è molto curiosa di sapere cosa rende, la testa di Olivia un albergo a 5 stelle ma visto che deve incominciare la sua lezione di arte, decide di rimandare tutte le sue curiosità al giorno dopo.

La giornata intanto trascorre tra un quadro di Haring, una sinfonia di Bethoven, una lezione di inglese e tanti giochi.

Una volta a casa Olivia e Angelo ricevono la visita di un amico Leonardo detto Beo dagli amici del parco, insieme fanno merenda e giocano, allora Olivia si avvicina a Beo e gli dice:”Beo sai tenere un segreto?”, “certo che sì!” risponde Beo.
“Sai che ho un cane nella testa?”
“Come un cane nella testa?”
“Si Beo, si chiama Angelo e dice di aver fatto la cuccia nella testa”.
“Che bello, anch’io ho un cane, si chiama Pepe ma ha la cuccia in giardino”.

Beo torna a casa e prima di salire dalla sua mamma, si ferma in giardino, guarda fisso negli occhi Pepe e gli chiede: “Pepe perché tu non hai scelto di fare la cuccia nella mia testa come Angelo?”, ma nulla Pepe sconsolato lo guarda e non dice nulla. Allora Beo si avvina e dice a Pepe: ”Su Pepe fai il bravo, entra nella mia testa, o almeno provaci”. Beo afferra Pepe e in tutti i modi cerca di farlo entrare nella sua testa ma niente di niente, allora Beo decide di desistere dal suo intento e si prepara per la cena.

Quando Beo torna a scuola chiede alla maestra Celeste come si fa a far entrare un cane nella propria testa ma anche Celeste non hai idea di come si possa fare, allora insieme aspettano larrivo di Olivia e Angelo per chiedere a loro, come fare.

Olivia e Angelo finalmente arrivano a scuola ad aspettarli con tanta ansia ci sono Beo e Celeste.
“Ciao Ragazzi, come va? Perché mi guardate così? Che ho combinato?” chiede Olivia. “Noi vorremmo sappereee come hai fatto a far entrare Angelo nella tua testa?”
“Ragazzi voi non ci crederete ma io non ho fatto nulla, mi sono svegliata una mattina e Angelo si è accomodato da solo nella mia testa, è vero Angelo?”
“Calma calma ragazzi”, dice Angelo, “vi svelo io il mistero, ma per poterlo fare voi dovete aprire bene bene le orecchie. Io vado a fare la cuccia nelle teste lumillate e a 5 stelle, cioè nelle teste generose e dotate di ogni confort come occhi immaginali, anima fantasiosa, cuore pulsante damore, mente vulcanica e orecchie predisposte allascolto.

Beo allora chiede a Celeste: “Maestra ma io come faccio ad avere tutte queste caratteristiche, aiutami!”. “Ma Beo”, risponde Celeste, “tu queste 5 stelle le hai nella tua testa devi solo sintonizzarle tutte sulla stessa lunghezza d’onda, aprire il tuo cuore e la tua mente”.

Beo torna a casa, cena con i suoi genitori e insieme prima di andare a letto leggono una storia e dopo poco si addormenta, verso le tre del mattino Beo si sveglia e sente una voce che lo chiama. “Beo sono Pepe, scusa se ti sveglio ma volevo dirti che nella tua testa si sta proprio bene, scusa se non ci sono entrato prima ma non sono stato in grado di sentire quanto sei speciale ma Angelo mi ha aiutato a capirlo ed ora mi sa che non ci esco più di qua”.

Insieme continuano a dormire fino al suono della sveglia.

La sveglia suona anche a casa di Olivia e Celeste che di corsa vanno a scuola.

Durante la lezione di arte Olivia e Beo chiedono alla maestra perché lei non avesse un cane nella testa.
A questo punto Angelo chiede ad Olivia di poter parlare con Celeste: “Maestra Angelo ti deve dire una cosa”, dimmi Angelo, “Signora maestra Lei in verità un cane, quando era piccola ce l’aveva nella testa ma con il passare del tempo lo ha fatto addormentare, e forse è arrivato il momento di svegliare il can che dorme, maestra si dia da fare!”.

Messaggio ricevuto ragazzi!

Durante una sera destate Celeste, mentre era in montagna e stava ammirando il cielo stellato sopra la sua testa, sente “che dormita che ho fatto!”, dice Birka.
“Che gioia risentirti!”, risponde Celeste, “su forza abbiamo perso troppo tempo. Diamoci da fare”.

Un racconto di Emanuela Torri