Li guardano, li sfogliano, li ascoltano, li reinventano, li riscrivono...
Oggi per voi abbiamo scelto
(José Saramago)
Rodrigo: Io non sono piccolo, piccolo vuol dire guardare solo le figure, io ascolto... Quando apri questo libro vedi un bambino che è seduto sul pavimento della sua cameretta e gioca. Poi soffi e giri la pagina. Questo bambino non ha un nome, strano tutti hanno un nome, tranne Ulisse che quando incontra Polifemo si fa chiamare Nessuno. Come si chiama Cappuccetto Rosso?
Giulia: il bambino sale su una sedia per prendere il suo cappello poi esce e la storia incomincia, sulla pagina del libro si vede un libro aperto e degli occhiali (saranno del suo papà). Il bambino non abita in città ma in campagna, si vede dal recinto. A Milano dove abito io non ci sono le case con i giardini. Il bambino cammina cammina verso il fiume e cammina cammina esce dal pianeta Terra, si capisce perché in testa il bambino ha una bolla come quella degli astronauti.
Lorenzo: ad un certo punto il bambino vede un fiore con la testa all’in giù, sembra quasi morto, aveva bisogno di acqua e forse aveva fame. Ma cosa mangiano i fiori? Bevono solo? Allora il bambino torna al fiume a prendere l’acqua e la porta al fiore. Così: prendi le mani le avvicini e fai una specie ci bicchiere, come quando hai sete e non hai il bicchiere. Il fiore riesce a rialzarsi. Il bambino era stanco e si addormenta ma la sua mamma e il suo papà lo cercano.
Emma Giulia: quando si è piccoli si deve tornare a casa a dormire. Ad un certo punto la mamma e il papà del bambino guardano in alto e vedono un fiore grandissimo, tutto rosso, arrivano vicino al fiori e li c’era il bambino che dormiva e aveva una coperta a forma di petalo. Il bambino aveva salvato un fiore, da solo!