Gioacchino Rossini
"Dopo il non far nulla io non conosco occupazione
per me più deliziosa del mangiare"...
Lo stomaco vuoto rappresenta il fagotto o il piccolo flauto.
Rossini scrive la sua ultima opera dedicata al leggendario personaggio “Guglielmo Tell”.
CHI E' GUGLIELMO TELL?
Tanto tanto tempo fa, in pieno medioevo,
quasi tutti i territori dell’odierna Europa
erano soggetti all’autorità dell’Imperatore.
La Svizzera non faceva eccezione,
anche se gli abitanti di quei luoghi
avevano più volte manifestato
la volontà di rendersi indipendenti.
Per sottolineare, invece, che anche gli svizzeri dovevano inchinarsi alla volontà dell’impero, il suo rappresentante, un certo Gessler, su un altissimo bastone della pubblica piazza di Altdorf fece issare il cappello dell’imperatore.
Chiunque passava di lì era obbligato
a inchinarsi, se non voleva perdere
tutti i suoi beni e la sua libertà.
Un giorno passò dalla piazza
di Altdorf il miglior arciere
della Svizzera: Guglielmo Tell.
Forse per distrazione, forse perché non aveva nessuna intenzione di chinarsi alla volontà dell’imperatore, Guglielmo mantenne la sua testa ben eretta e passò oltre il cappello imperiale.
Fu subito arrestato e condotto
davanti all’antipatico Gessler.
“E quindi tu, grande arciere,
ti permetti di non chinare la testa
davanti al tuo imperatore!”
gli disse questi furente d’ira.
“Ma, veramente, io ero distratto;
non mi ero neanche accorto del cappello…
Lo giuro, pensavo ai fatti miei.
Volevo soltanto mostrare il paese
a mio figlio Gualtierino.
Mi perdoni la prego.”
“Perdonarti? Sì, effettivamente qualcosina la potrei fare.”
Cosa gli chiederà?